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  • FILE PDF PER LA STAMPA OFFSET

    Marchio Graffietti Stampati

    FILE PDF PER LA STAMPA OFFSET

    Preparare i file per la stampa non è un lavoro da sottovalutare e, raggiungere un buon risultato, significa non trascurare alcun dettaglio.
    La prima cosa da fare, quando si deve preparare un file per la tipografia, è quella di renderlo universale, di rilasciarlo cioè in un formato standard e non più proprietario.
    I formati proprietari sono quelli leggibili solo dallo stesso programma applicativo con cui sono stati creati (esempio: QuarkXPress, Adobe InDesign, Illustrator, Photoshop, etc.).
    Nel caso in cui lo stampatore non fosse provvisto di tale software, o non avesse a disposizione la versione utilizzata nella lavorazione del file, potrebbero essere dolori…
    Il formato standard d’eccellenza per il lavori destinati alla stampa industriale è il famoso PDF (Portable Document Format) originariamente sviluppato da Adobe. Peculiarità di questo formato grafico è quella di poter contenere, in un unico file, tutte le informazioni e i dati necessari per la stampa di qualità come, per esempio, l’impaginazione di qualsiasi documento, le font utilizzate, l’alta risoluzione delle immagini, informazioni sul formato e il rifilo, sul trapping, i profili colore, le trasparenze, la grafica vettoriale, gli elementi multimediali (audio e video) e altro ancora. E’ in grado di descrivere documenti di qualunque peso contenenti qualsiasi combinazione di questi elementi, garantendo file di dimensioni compatte, trasmissioni rapide, condivisione con qualsiasi sistema operativo, stampa su qualsiasi periferica e visualizzazioni immediate. Nato nel 1991, il formato PDF è diventato, nel tempo, lo standard tecnologico (ISO 32000-1:2008) per la rappresentazione, la distribuzione e lo scambio di documenti digitali in tutto il mondo. Può essere creato in due modi: tramite un interprete PostScript come Acrobat Distiller oppure utilizzando la funzione di esportazione presente in molti pacchetti software grafici, come Adobe Photoshop, Illustrator, InDesign, QuarkXpress, CorelDraw ed altri ancora. Il PDF è anche il formato con cui vengono trasmessi i documenti alla tipografia. Per questo motivo è necessario crearlo con molta cura inserendo tutte le informazioni utili allo scopo ed eliminando quelle non necessarie per le lavorazioni come, per esempio, quelle multimediali, gli script o altro.
    Proprio per soddisfare le esigenze del mondo editoriale tradizionale sono state create delle varianti ad-hoc del formato PDF che utilizzano solo dei sottoinsiemi delle funzioni dell’intero formato grafico: funzioni esclusive, adatte e affidabili per la stampa industriale. Si tratta della versione PDF/X, dove la lettera X sta per eXchange (cioè scambio, intendendo appunto quella tra grafici e tipografi). Le norme PDF/X sono state sviluppate dal comitato tecnico ISO/TC130 (Graphic technology) e identificate dalla sigla ISO 15930. Questo particolare formato esiste in diverse versioni, ma quelle più utilizzate nelle arti grafiche sono il PDF/X-1a e il piu’ attuale PDF/X-4.